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Artusi, Pellegrino
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
221775 1891 , Firenze , Salvatore Landi 50 occorrenze

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

A proposito di questa minestra vi narrerò un fatterello, se vogliamo di poca importanza, ma che può dare argomento a riflettere.

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Prendete una cazzaruola larga e formate in essa un composto sodo con li ingredienti suddetti aggiungendo del pangrattato se occorre.

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Per avvantaggiarsi, se avete un pranzo, potete fare il composto il giorno innanzi e friggerle la mattina di poi; anzi, se d'inverno stanno fritte per

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Odore di noce moscata, se piace.

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Una dozzina di ranocchi, se sono grossi, potranno bastare, io credo, per quattro o cinque persone, ma meglio è abbondare.

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Se vi porrete attenzione sentirete una minestra che sembra fatta sul brodo.

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Assaggiatelo se sta bene di sapore col solo sale naturale delle telline e dei condimenti datigli. Se non fosse così, aggiungetegli sapore con sugo di

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Se lo volete anche migliore aggiungete, a due terzi di cottura, i piselli accennati nel risotto colle tinche.

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Se li volete più delicati cuoceteli nel latte senza scolarli; e, se questo è di buona qualità, all'infuori del sale, non è necessario condimento

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La ricotta passatela e se è sierosa, strizzatela prima in un tovagliuolo.

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Questa salsa equivale alla Béchamel dei Francesi, se non che quella è più complicata.

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Questi gnocchi, che io ho modificato e dosati nella seguente maniera, spero vi piaceranno come sono piaciuti a quelli cui li ho imbanditi. Se ciò

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Se vi piacessero più saporiti aumentate la dose del condimento.

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Se le fate accuratamente possono benissimo figurare in qualunque pranzo.

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Se invece di salsiccia si tratta di carnesecca aggiungete un pezzettino di burro e le uova versatele frullate a parte. Se le salsiccie fossero troppo

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Le animelle scottatele prima e spellatele se sono di bestia grossa.

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Con grammi 300 di maccheroni e due piccioni farete un timballo per dieci o dodici persone se non sono forti mangiatori.

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condimento s'incorpori, anzi debbo dirvi che il dolce-forte vien meglio se fatto un giorno per l'altro. Se lo amate più semplice componete il dolce

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Per spellare la lingua arroventate una paletta e ponetegliela sopra, ripetendo l'operaziono diverse volte se occorre.

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Dei ritagli di carne cruda, se ne avete.

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Questo piatto si suol guarnire o di carote o di rape o di fagiuoli sgranati; se di carote, mettetene due grosse intere fra la carne e quando saranno

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Se farete questo piatto con attenzione sentirete che è squisito.

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Se avete anche creste, fagiuoli e uova non nate, meglio che mai.

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Se li farete con attenzione vi riesciranno tanto buoni da non credersi.

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Questi fagiuoli si prestano molto bene per contorno al lesso se non si vogliono mangiar soli.

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Cuocetelo a bagno maria in uno stampo bucato se avete un intingolo di carne per riempirlo; se no, mettetelo in uno stampo liscio e servitelo per

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Levate ai carciofi le foglie più dure, spuntateli e sbucciatene i gambi, lasciandoli tutti anche se sono lunghi.

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Il pesce, se è fresco, ha l'occhio vivace e lucido; lo ha pallido ed appannato, se non è fresco. Un altro indizio della sua freschezza è il color

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Mandatelo caldo in tavola, non del tutto asciutto dall'acqua in cui è stato cotto, e se desiderate vi faccia miglior figura, copritelo di prezzemolo

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Il dolce-forte o l'agro-dolce, se così vi piace chiamarlo, preparatelo avanti in un bicchiere e se il baccalà fosse grammi 500 all'incirca

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Sentirete un arrosto che se non ha il profumo e il sapore di quello fatto allo spiedo avrà in compenso il tenero e la delicatezza. Se non avete il

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Se invece di un pollo fosse un tacchino, duplicate la dose.

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Non vi sgomentate se questo dolce vi pare un'intruglio nella sua composizione e se dopo cotto vi sembrerà qualche cosa di brutto come, ad esempio

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e se questo non basta servitevi di un gocciolo di vino bianco o marsala.

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Se il pane lasciato in riposo avesse fatta la crosticina, tornatelo a lavorare.

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Se la volete senza siccioli aggiungete altri due rossi d'uovo ed altri 30 grammi di lardo.

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Se dovesse servir per dieci o dodici persone raddoppiate la dose.

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Se le cialde restassero attaccate al ferro ungetelo a quando a quando col lardo, e se non venissero tutte unite, aggiungete un poco di farina.

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Se lo fate con attenzione vi riescirà di bell'aspetto e di gusto delicato.

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Se non avete il kirsch bruciate le uve e il candido col rhum come nel biscotto alla sultana N. 347.

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Se doveste servir questo dolce a più di sei persone raddoppiate la dose, e se non vi fidate troppo del vostro latte, fatelo bollire prima da solo per

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Se preferite quest'ultimo, macinate diversi chicchi di caffè tostato e fateli bollire insieme col latte che poi passerete; se preferite quello di

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Se non avete kirsch, servitevi di rosolio e se vi la gelatina di ribes supplite colle conserve manca.

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Zucchero non occorre o, se mai, pochissimo, essendo molto dolce il siroppo. Pel resto regolatevi come alle antecedenti gelatine.

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Se il maiale volasse

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Se sono pere molto grosse tagliatele a spicchi dopo che avranno subìto la prima bollitura.

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Se non vi pare che a questo dolce sia proprio il nome di Riso in composta chiamatelo, se più vi piace, composta nel riso.

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Se il dolce dovesse servire per dieci o dodici persone raddoppiate la dose.

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Sentirete un gelato squisito, mantecato e ben sodo se saprete manipolarlo.

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Se volete usare nella vostra cucina delle spezie buone, eccovene la ricetta:

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